Ferrari sospesa tra Spa e 2012

Un colpo al cerchio e uno alla botte, il team principal Stefano Domenicali nella settimana della super classica Spa fa il punto su una Ferrari sospesa in una dimensione quasi indefinita. Tra la concreta volontà di vincere ancora gare nel 2011 e la consapevolezza dell’impotenza totale per quanto riguarda il discorso mondiale.

Il nostro obiettivo realistico per queste otto gare è quello di cercare di vincerne quante più possibile e di portare a casa quanti più punti possibili. Siamo tutti molto motivati. Sono sicuro che possiamo raggiungere ottimi risultati ma dovremmo evitare di guardare alla classifica perché siamo perfettamente consapevoli che vincere il campionato sarà molto difficile, visto il distacco attuale: vediamo come andranno le prossime gare.”

Un campionato modesto, giocato da spettatori del monologo di Vettel con un solo acuto di rilievo in Inghilterra, nella tana del nemico. Volendo vedere il bicchiere mezzo pieno ci si può consolare con i cinque podi e con la rimonta prestazionale, segno di forte vitalità. Ma non basta, non può bastare.

Ed ecco quindi che a Maranello tutti gli sforzi, quelli veri, siano già sul progetto della prossima vettura. Innovativa e vincente fin da subito,  almeno così la sogna Fernando Alonso. Con buona pace della 150° Italia, arrivata ormai al culmine dello sviluppo.

Lo dichiara apertamente Domenicali: “Siamo vicini alla fine dello sviluppo della 150° Italia ma ciò non significa che non si lavorerà più sulla vettura, anche se tutte le energie dal punto di vista progettuale saranno dedicate alla macchina del 2012. Da un punto di vista regolamentare, il prossimo anno non ci saranno grandi cambiamenti, a parte quello relativo alla posizione degli scarichi, quindi tutte le macchine saranno sostanzialmente delle evoluzioni di quelle attuali. Peraltro, per quello che posso dire dopo aver visto il modellino della nostra macchina in galleria del vento e il lavoro che sta facendo l’ufficio di progettazione, la nostra vettura sarà molto innovativa. Del resto, è assolutamente necessario che sia così perché il nostro primario obiettivo sarà iniziare l’anno competitivi ai massimi livelli.”

Una Ferrari che lavora a pieno regime su due fronti, sebbene quello attuale sia da bollino nero o da bandiera bianca, fate voi. Di buono c’è che la Scuderia è avanti sul 2012. E forse giocando d’anticipo i risultati arriveranno.

Di negativo c’è che abbandonando lo sviluppo  della 150° “bella e italiana” (ma purtroppo non irresistibile) anche la rincorsa al secondo posto Costruttori si complica, e di molto. Soprattutto se la McLaren delle prossime gare sarà quella ammirata in Europa continentale.

Adesso però sotto con Spa, senza troppi calcoli. Un tracciato storico, stupendo nei suoi saliscendi e nelle sue pieghe leggendarie e amico del Cavallino. Tanti i ricordi qui: l’ultimo titolo di Michael nel 2004 così come le tre vittorie consecutive dal 2007 al 2009. L’ultima di queste un vero e proprio capolavoro di Kimi Raikkonen, il pilota che meglio di tutti sapeva interpretare questo circuito (quattro vittorie per lui su otto apparizioni).

Alonso invece, a differenza del compagno Massa, sulle Ardenne non ha mai trionfato. Una vera e propria macchia per un campione del suo calibro. Prima o poi anche in Belgio dovrà risuonare l’inno spagnolo, sarà questa la volta buona?

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