GP Brasile 2011: focus sugli pneumatici Pirelli

Dopo diciotto gare e quasi 5.500 Km percorsi sui circuiti di tutto il mondo, Pirelli si accinge ad accompagnare il circus della Formula 1 verso la sua ultima tappa, ad Interlagos, sede del Gran Premio del Brasile.

Anche in occasione di questo evento, il gommista italiano porterà due set di pneumatici con mescola Hard sperimentale, da utilizzare nel corso delle prove libere. Queste gomme hanno già macinato chilometri sul circuito di Jerez, nel corso di un test privato condotto da Lucas Di Grassi. Questo pneumatico è molto più morbido rispetto alla mescola Hard avuta per il 2011. I risultati che saranno raccolti, serviranno agli ingegneri Pirelli per mettere a punto le gomme per la prossima stagione.

Per il Gran Premio del Brasile, Pirelli porterà in gara gli pneumatici P Zero Yellow Soft e le P Zero White Medium. Nel primo caso, si tratta di una mescola nuova che i team hanno provato durante i rookie test di Abu Dhabi, la scorsa settimana, e durante le prove del GP di Germania di qualche mese fa. Paul Hembery, direttore motorsport di Pirelli, ha ammesso che nel 2012 gli pneumatici saranno meno conservativi: “La preparazione per la stagione 2012 è ben avviata, quindi sarà interessante raccogliere le impressioni dei piloti sui nuovi pneumatici hard e soft che proveremo in Brasile. Ma è importante non farsi distrarre troppo dai nomi sugli pneumatici: la mescola che adesso chiamiamo soft, il prossimo anno potrebbe essere la media, ed è proprio su questo che si concentrano i test. In generale, il prossimo anno gli pneumatici saranno meno conservativi, dato che la seconda parte della stagione ha dimostrato l‟ottima comprensione dei nostri prodotti da parte dei Team, permettendoci di fare delle scelte piuttosto aggressive, tipo supersoft e soft in Corea. Siamo felici di chiudere la stagione in Brasile: non solo perché è un circuito leggendario, con un‟atmosfera unica, ma anche perché è uno dei mercati chiave per Pirelli”.

In questa animazione di Fabiano Vandone, scopriamo i punti più impegnativi per gli pneumatici del costruttore milanese.

Interlagos è noto – oltre per il suo pubblico appassionato – anche per i notevoli dislivelli e per il senso di marcia antiorario. L’asfalto non è perfetto, perché il tracciato è costruito su un terreno argilloso, che tende a cedere. Questo comporta un aumento della difficoltà nell’avere un assetto che garantisca la giusta trazione.

L’ampia varietà di curve lente e veloci, unitamente ai dislivelli dell’asfalto e l’altezza elevata sul livello del mare, fanno sì che trovare il giusto assetto aerodinamico sia molto difficile. Il settore finale è uno dei più importanti per il tempo sul sito e, quindi, si cerca di avere la priorità su quello in termini di assetto, anche se è fondamentale trovare un buon compromesso per ogni parte della pista.

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