Qualifiche Malesia: le Red Bull dietro, puntano al passo gara

Alla Red Bull sono bastati una Qualifica e un GP (quelli di Melbourne) per adattare la propria strategia al loro nuovo ruolo di inseguitori. Dopo la seconda doppietta consecutiva delle due McLaren in Qualifica, che qui a Sepang partiranno ancora davanti a tutti, i tori volanti accettano, loro malgrado, l’evidente inferiorità rispetto alle frecce d’argento inglesi e si comportano di conseguenza. Horner e i suoi uomini sapevano infatti che Hamilton e Button sarebbero stati imprendibili e si accontentano così del quarto e sesto posto in griglia (che diventano 4° e 5°, dietro Hamilton, Button e Schumacher, per via della retrocessione di Raikkonen per aver sostituito il cambio ieri). Anzi puntano già tutto sul proprio passo gara, che sanno essere al momento l’unica arma per tentare di impensierire gli attuali battistrada.

Così il team anglo-austriaco sceglie strategie differenti per Webber e Vettel. Il bi-campione del mondo ha infatti ottenuto il suo tempo su gomme hard, e quindi domani partirà con le medesime coperture, consapevole che solo differenziando la propria strategia può sperare in una rimonta significativa… quantomeno verso il podio, che sembra essere assolutamente alla sua portata. C’è però da dire che per la seconda volta consecutiva il suo “attempato” team mate gli è davanti, ma si tratta, come detto, di strategie differenti. In ogni caso bisogna notare, come si era già previsto prima dell’inizio di questo campionato 2012, come le prestazioni dei top team siano tutte molto vicine.

In testa abbiamo il gruppetto degli alfieri motorizzati con i propulsori di Stoccarda (McLaren e AMG Mercedes), dietro i quali rincorrono le Red Bull e le Lotus motorizzate Renault. Le Ferrari fanno parte, al momento, di un’altra categoria. E proprio sulle prestazioni dei motori sta la seconda chiave di lettura di queste Qualifiche in Malesia e della gara di domani: la Red Bull infatti perde nei tratti più veloci, pagando qualche cavallo in meno rispetto ai motori Mercedes. Un gap che fino allo scorso anno era ampiamente compensato dalle elevatissime prestazioni che i tori volanti tiravano fuori lungo i tratti più guidati. Lì il grande vantaggio aerodinamico, la superiore velocità di percorrenza in curva facevano la differenza. Una differenza che quest’anno non c’è più. Ecco spiegata la fine del dominio incontrastato di cui le Red Bull godevano nelle sessioni di Qualifica.

La squadra Campione del Mondo ha quindi ripensato velocemente il proprio ruolo: da lepre a inseguitrice. Quel dominio non c’è più: nonostante il cruccio di Adrian Newey, che rimpiange i suoi scarichi soffiati. La FIA è riuscita nella sua missione: eliminare lo stratosferico vantaggio della Red Bull rispetto alla concorrenza e livellare le prestazioni dei team. In ogni caso bisogna notare che il gap di Webber e Vettel rispetto alle McLaren (in questo caso rispetto al poleman Hamilton) è già sceso rispetto a Melbourne. Mentre in Australia, nei confronti dell’anglo-caraibico, Webber pagava un +729 millesimi e Vettel un +746, adesso l’australiano si è fermato a +242 e il tedesco a +415.

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