Giornata nera per la McLaren: Hamilton out e Button 8°

Domenica decisamente da dimenticare per la McLaren, che torna a casa da Valencia con 4 miseri punti, frutto dell’ottavo posto di Button e del ritiro di Hamilton, a due giri dal termine, mentre difendeva il podio da Maldonado. Una risultato amarissimo, dato il ritiro di Vettel e la contemporanea vittoria del nuovo leader del campionato e diretto rivale per il titolo, Fernando Alonso.

La gara di Lewis Hamilton è stata ancora una volta condizionata dall’ennesimo errore al box McLaren. Non è bastato cambiare la pit crew e non sono serviti da lezione gli innumerevoli errori commessi durante ogni gara di questo 2012, la McLaren al pit stop ha sbagliato ancora. Stavolta la vettura non è stata ben sollevata dai meccanici, che così hanno perso molti secondi per rialzarla e sostituire entrambe le gomme anteriori. Il vantaggio di aver colto al volo l’occasione di entrare subito ai box dopo l’uscita della SC è stata così vanificata, tanto da vedersi sfilare da Alonso, Ricciardo e Raikkonen.

Al rientro in pista Hamilton è una furia e quando la SC rientra ai box, Lewis trova un passo gara che, fino a quel momento, non aveva ancora mostrato, dato che nel primo stint di gara Grosjean gli dava la paga, senza parlare di Vettel. Supera di grinta Raikkonen e Ricciardo, si avvantaggia dei ritiri improvvisi di quel Vettel che gli aveva rifilato 9 secondi nei primi 8 giri e di Grosjean, mettendosi addirittura alla caccia di Alonso, ma senza mai impensierirlo veramente. Quando poi il degrado delle gomme diventa eccessivo, Lewis capisce che il podio è davvero difficile come ipotizzava ieri: si difende chiudendo tutte le porte a Raikkonen che, però, ne ha di più e lo passa agevolmente. A due giri dal termine si presenta negli specchietti Maldonado, con il quale nel passato ha già fatto a ruotate. Le esperienze passate non sono servite a nulla. Hamilton sa che non riuscirà a difendersi, ma ci prova con la sua consueta grinta: i due arrivano appaiati dopo il rettilineo, Maldonado viene fatto scorrere fuori pista con tutte e 4 le ruote. Il venezuelano però non molla e non taglia la chicane, colpendo la vettura di Hamilton dal lato sinistro. L’ex leader della classifica finisce così contro le gomme. Prima di uscire dall’abitacolo, scaraventa contro le barriere il volante, segno di un nervosismo giustificabile. Hamilton ha provato – forse eccessivamente – a tenere un podio che avrebbe limitato i danni in classifica, ma Maldonado avrebbe dovuto capire che Hamilton era in seria difficoltà e l’avrebbe passato tranquillamente al rettilineo successivo.

Le mie gomme erano finite, non sapevo dove avrei concluso. Negli ultimi giri faticavo, le gomme erano andate” ammette Lewis. Il quale, però, risponde a chi dice che doveva arrendersi: “Non lasci mai passare nessuno, devi sempre lottare per ogni posizione. Non so cosa sia successo ad essere onesto, sono entrato in curva e non ne sono uscito più, è successo tutto velocemente. Ci metti sempre il cuore e l’anima per certe cose e quando non ci riesci ti senti frustrato, ma è la vita”. Hamilton dà poi uno sguardo alla classifica, che si è complicata non poco con i 25 punti conquistati da Alonso: “Sarebbe cambiato molto andare a punti, ma purtroppo per noi, come a Sebastian, le cose non sono andate come dovevano, le cose ora si fanno più dure“. Lewis difende poi i meccanici dagli inconvenienti che puntualmente si verificano quando lui rientra ai box: “Credo che abbiamo i meccanici più veloci e siamo stati sfortunati al secondo cambio gomme. Oggi non avevamo il passo, abbiamo ancora molto da migliorare perchè sono stato in difficoltà per gran parte della gara oggi”.

Diversa la visione del venezuelano della Williams, il quale si difende dalle accuse dicendo che: “Hamilton mi ha buttato fuori pista, non mi ha lasciato strada. Ero all’interno e sono saltato sul cordolo, non potevo più a quel punto evitare il contatto. Non so perchè lui guidasse così, forse era in difficoltà con le gomme. Sapeva che era totalmente perso e io stavo avendo un ottimo passo, è stato troppo aggressivo con me“.

La giornataccia McLaren prende forma anche quando si parla di Jenson Button. Il Campione del Mondo 2009 chiude solamente in 8° posizione, ma è palese che Jenson soffre con questa vettura e non riesce più a trovare quel guizzo che l’anno scorso, tante volte, l’aveva portato a indovinare strategie o recuperare posizioni importanti. Anche oggi dopo una brutta partenza l’inglese non ha saputo reagire, tentando la carta di montare presto le gomme dure. Si trova dietro a Massa e da lì inizia a seguirlo fino alla neutralizzazione. Continua con gomme dure e non si avvantaggia troppo nei confronti di chi si ferma ai box, iniziando un nuovo duello con Perez: il messicano lo supera e ben presto sia Schumacher che Webber fanno altrettanto. Chiude ottavo, avvantaggiandosi dei problemi del compagno di scuderia, dal quale aveva copiato – senza troppa fortuna –  il set up della vettura.

“E’ stata una gara davvero difficile da interpretare” ha dichiarato uno sconsolato Button. “Sono partito male, penso fossi 14°. Avevamo una strategia in testa, ma sembrava che nessuno guardasse le gomme, che si sono degradate subito, come se avessi spinto dannatamente. La strategia non era male, ma penso che gli altri l’abbiano indovinata un pò più di noi. Non è un buon risultato, ma mi sono divertito e delle volte la macchina sembrava molto buona. Dobbiamo sicuramente migliorare, niente è andato a nostro favore oggi, poteva andare un pò diversamente” ha concluso Jenson.

Lascia un commento