Qualifiche Sauber: gioia a metà

Dopo le ottime prove libere del venerdì, dove Kobayashi era riuscito a strappare un terzo posto di tutti rispetto nella sessione pomeridiana, anche nelle prove ufficiali Sauber ha potuto contare sull’ispirato giapponese, il quale, deve avere una grande motivazione dati i due podi stagionali del compagno di team Perez.

Il settimo posto conquistato da Kamui fa sorridere tutto il team. In più, il distacco dal poleman Vettel, è da considerarsi, ragionevolmente, abbastanza contenuto: soli sei decimi di secondo, tenendo conto della grande stabilità palesata dalla Red Bull su questo tracciato dal layout insidioso.

Kobayashi parla del suo giro in Q3, che lo ha portato al settimo posto assoluto in griglia:Il minimo errore, in tracciati come questo, si pagano cari. Fortunatamente è andato tutto bene e ho datto il massimo. Probabilmente avrei potuto spremere ulteriormente la mia Sauber, ma ne avrei ricavato un tempo inferiore all’attuale di solo un decimo. Il bilanciamento della vettura è ok e il passo dei miei long run è ottimo. Sono fiducioso per domani. Voglio cogliere un grande risultato. Abbiamo tutti i presupposti, se andiamo a confrontare i miei risultati del weekend colti sino ad ora”.

Se da una parte il team Sauber festeggia, dall’altro non c’è proprio nulla di cui essere contenti. Sergio Perez è stato eliminato in Q2 e domani partirà dalla quindicesima casella dello schieramento. Non tutti i GP sono imprevedibili come Montreal dove, chi parte sedicesimo, può ambire al podio, proprio com’è successo al pilota messicano. A Valencia, le qualifiche, sono buona parte del risultato e delle prospettive della gara. Checo ha lottato sin dal venerdì con un cattivo bilanciamento della sua Sauber e non è riuscito a trovare la strada che lo conducesse a migliorare sensibilmente le sue prestazioni.

Lo stesso Perez ci spiega, nelle interviste post-qualifiche, ciò che non è andato sino ad ora nel suo weekend: “Sono delusissimo dalla mia qualifica, ma ho tutte le ragioni per essere fiducioso in quanto abbiamo apportato sulla monoposto alcune modifiche, dedicate in particolar modo alla gara di domani, nonostante oggi pomeriggio non abbiano dato i loro frutti. Credo sia stato un lavoro a lungo termine. Avevo un cattivo bilanciamento della vettura in qualifica e mi sembrava imprevedibile. Per la gara spero in un ottimo passo gara ed in una strategia altrettanto efficace, così da poter ripetere le ottime prestazioni di Montreal”.

Sicuramente Perez ha il dovere di essere ottimista, nonostante una pessima qualifica in uno dei tracciati in cui i sorpassi non sono utopia, ma certamente non sono la cosa più facile da vedere nelle strade del tracciato nella Comunidad Valenciana. Kobayashi invece ha una grande occasione. La settima piazza può valergli, con una gara grintosa ma non eccessiva, un piazzamento che lo porti dove meriterebbero le sue indiscusse doti di pilota. Sauber, nel suo samurai, conta tantissimo. Mai come in questa occasione.

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