Jenson vince in Brasile. Lewis, che sfortuna! McL chiude 3°

Hamilton e Button lottano tra di loro alle spalle di Nico Hulkenberg. Poi l’anglocaraibico tenta l’attacco alla testa della corsa, ma un incidente con il tedesco lo mette KO. Jenson Button si aggiudica così l’ultima gara del 2012. La scuderia di Woking resta 3° in Classifica Costruttori.

La sfortuna non abbandona Lewis Hamilton, che ad Interlagos è costretto al ritiro dopo una collisione con Nico Hulkenberg mentre era al comando della gara. Sarà proprio quello stesso incidente a consegnare la vittoria nelle mani di Jenson Button, ma i 25 punti conquistati dal Campione del Mondo 2009 non sono sufficienti ad agguantare la Ferrari, e gli uomini di Woking devono così accontentarsi della terza posizione in Classifica Costruttori.

Alla partenza il duo McLaren scatta senza problemi dalla prima fila, poi Button inizia a farsi sotto al proprio compagno di team, riuscendo a superarlo all’ottavo giro. Sotto una pioggerellina che inumidisce la pista senza però bagnarla troppo, i due optano per strategie differenti. Lewis Hamilton rientra al giro 11 per montare le intermedie e rientra in pista in quarta posizione, alle spalle di Hulkenberg e Felipe Massa, che come Jenson Button scelgono invece di continuare a girare con le slick con le quali erano partiti. Come spesso succede in condizioni incerte, la decisione di Button si rivela in effetti quella azzeccata, e Hamilton è costretto a tornare a più miti consigli con delle gomme Hard poche tornate dopo. Non prima, comunque, di essersi ripreso la terza posizione con un sorpasso ai danni di Massa.

Button è costretto a cedere la testa della corsa ad un arrembante Nico Hulkenberg, che è sembrato ancora una volta in grado di esaltarsi sul circuito brasiliano. E quando la gara è ripristinata dopo l’ingresso della prima Safety Car, la grinta di Hamilton è incontenibile: vuole chiudere l’anno con una vittoria, e lo dimostra chiaramente, superando Button e prova a lanciarsi all’inseguimento di Hulkenberg. La Force India oggi ha davvero messo le ali, ma l’arrivo di una nuova pioggia sorride a Hamilton: il tedesco va in testacoda alla Ferradura, regalandogli la prima posizione.

Ma ecco che meno di dieci giri dopo, Hulkenberg tenta l’attacco sull’anglocaraibico alla S di Senna, ed anziché un duello viene fuori un patatrack. La Force India numero 12 sbanda e finisce proprio sulla MP4-27 numero 4, rompendone la sospensione e ponendo così termine anticipatamente alla corsa del Campione del Mondo 2008.

“Non so bene cosa sia successo ad Hulkenberg, ha fatto un errore e mi ha rovinato la corsa. Per quanto mi riguarda penso al futuro”, commenta Hamilton dopo la gara. Lewis chiude la stagione con il maggior numero di pole position (sette, otto considerando anche quella del Montmeló) e quattro vittorie, sempre seguite da uno dei suoi sei ritiri nel GP successivo. Tanta la sfortuna per un pilota che si è ritrovato a dover assistere alla lotta per il Titolo come uno spettatore e che nonostante questo non ha mai perso occasione per mettere in mostra il suo talento straordinario. Quel talento al quale i suoi ormai ex-meccanici applaudono quando lui rientra a piedi ai box: “Avrei voluto essere sul podio insieme a Jenson oggi, ma auguro al team il meglio per il futuro. Mi sento di aver fatto un buon lavoro quest’anno, ho dato il massimo e non avrei potuto dare di più. Sì, sono stato un po’ sfortunato, ma così è la vita”. Fa spallucce, Lewis. Pronto ad affrontare la nuova sfida che lo aspetta in Mercedes. E per quanto riguarda il 2012, non gli resta altro da fare se non congratularsi con il vincitore – nonostante un lapsus gli faccia scappare fuori il nome di Alonso prima di correggersi con quello di Vettel.

Come successo spesso quest’anno, se una parte del box McLaren piange, l’altra metà sorride: Jenson Button ha vita facile dopo l’incidente che mette KO il suo compagno di squadra e che peraltro vale un drive through a Nico Hulkenberg. Il Campione del Mondo 2009 si limita a portare la sua vettura al traguardo, amministrando l’abbondante vantaggio sulla Ferrari di Fernando Alonso che non riesce mai ad impensierirlo. I punti raccolti non sono abbastanza contro quelli dello spagnolo e di Massa che giungono sul traguardo dietro di lui, ma l’inglese sorride, sollevando l’ultimo trofeo della stagione proprio come aveva fatto con il primo, in Australia: “Voglio congratularmi con tutto il team, che ha fatto un lavoro perfetto. Abbiamo lottato per la seconda posizione nel Campionato Costruttori ma Alonso e Massa sono stati troppo forti”. L’anno prossimo, con l’arrivo del giovane Sergio Perez, sarà lui il senior della squadra, lui che potrà sfruttare la propria esperienza per assumere il ruolo di team leader: “Abbiamo avuto una stagione di alti e bassi, ma nella seconda parte della stagione abbiamo trovato un ottimo ritmo, che ci fa ben sperare per il 2013”.

Insomma, quasi quasi Jenson ha la mente già a Melbourne. Dopotutto, mancano solo 112 giorni.

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