Brawn, anno sabbatico e ancora F1, parola di Lauda

Intercettato agli Autosport Awards, Niki Lauda ha dichiarato che il dimissionario Ross Brawn ritornerà presto in Formula 1, anche se non sa ancora in quale ruolo.

ecclestone-brawnIl recente appuntamento inglese degli Autosport Awards, dove Lewis Hamilton è stato premiato come miglior pilota britannico dell’anno, ha visto la presenza di Niki Lauda in rappresentanza del Team Mercedes. Il tre volte campione del mondo austriaco ha avuto parole d’elogio nei confronti dell’ormai ex team principal, Ross Brawn, dicendosi certo di un suo ritorno a breve in Formula 1.

Mi rattrista di non aver a disposizione per il prossimo anno Ross, ho insistito molto affinchè restasse con noi, ma mi ha detto di essere stanco e di volersi dedicare alla pesca, sua grande passione. Ho provato a fargli cambiare idea, ma resta comunque un nostro consulente, cosa molto positiva a mio avviso”.

E’ stato inoltre chiesto se l’addio di Brawn al mondo della F1 sia da intendersi come definitivo o meno, ed il Lauda pensiero è stato il seguente “è chiaro che si tratta semplicemente di una pausa e non di un definitivo pensionamento. Sono certo che ritornerà, anche se non so ancora dove ed in quale ruolo”.

E’ infatti necessario sottolineare che, nel corso degli ultimi mesi, la figura di Ross Brawn era stata accosatata sia a diversi team di F1, quali Ferrari e Williams, sia come braccio destro di Jean Todt in FIA.

Circa il “vuoto di potere” lasciato da Brawn in Mercedes, Lauda è stato categorico “Adesso sia Toto Wolff che Paddy Lowe, specialmente Paddy per quel che riguardo l’aspetto tecnico, dovranno impegnarsi per riempire il vuoto lasciato da Brawn, ma non vi preoccupate, sto facendo talmente tanta di quella pressione sui due che neanche immaginate, e sono fiducioso che riusciremo ad andare avanti”.

Dalle parola di Lauda sembra quindi di vivere un deja vu relativo al periodo post ferrarista di Brawn, quando dopo un anno sabbatico dedicato alla passione per la pesca, Ross tornò alla Honda per poi rendere quella scuderia vincente, nel 2009, sotto le insegne del suo cognome.

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