Horner: “Necessitiamo di potenza per battere le Mercedes”

Il team principal di Milton Keynes ha elogiato il lavoro della sua squadra, svolto sulla RB10 nelle ultime settimane e ha chiesto a Renault più cavalli ber battagliare con Mercedes su ogni circuito

Helmut Marko - Chris Horner

Il team Red Bull non è più la macchina schiacciasassi che nelle ultime quattro stagioni ha dettato legge in lungo e in largo. Anzi, si trova in difficoltà mai affrontate nell’ultimo lustro. Le vittorie di Daniel Ricciardo, l’ultima proprio questa domenica sul tracciato magiaro dell’Hungaroring, fanno però del team di Milton Keynes l’unica e sino a oggi vera alternativa alla Mercedes.

La RB10 ha nel corso delle ultime settimane mostrato importanti segnali di crescita, specialmente per quanto riguarda l’affidabilità e l’efficienza aerodinamica, da sempre punto di forza delle vetture studiate da Adrian Newey. A trarre beneficio da questa inversione di marcia è stato Daniel Ricciardo, inaspettato protagonista all’inizio della stagione e splendida conferma terminata la prima parte del mondiale 2014.

Nonostante Sebastian Vettel mostri difficoltà di adattamento a queste nuove vetture, figlie di un regolamento che ha messo al bando mappature dei motori dedite a soffiaggi ricercati per avere il maggior downforce possibile nelle tre fasi della curva (entrata, percorrimento e uscita), Christian Horner decanta i meriti del proprio team, soprattutto dopo la seconda vittoria della stagione, giunta grazie alla ritrovata competitività della RB10 e a un Ricciardo in grande spolvero.

Il nostro team non presenta gli standard offerti negli ultimi quattro anni, ma siamo l’unico team a parte Mercedes ad aver trionfato in questo 2014, siamo secondi nel mondiale costruttori e abbiamo ottenuto tanto podi nonostante il nostro motore sia sottodimensionato nelle prestazioni rispetto al Mercedes“, ha affermato il team principal Red Bull al sito ufficiale della F1. Interessante l’ultima dichiarazione di Horner. Stando a quanto affermato dal gestore del team anglo-austriaco, i buoni risultati degli ultimi mesi sarebbero da attribuire tutti alla RB10, modificata a tempi record e tornata ad essere una vettura di rifermento, anche se con le ali tarpate dalle scarsa prestazioni dal V6 turbo preparato da Renault.

“Appena avremo un innesto importante di cavalli da parte di Renault, riusciremo a lottare con le Mercedes ad armi pari – ha proseguito Horner – ma fino ad allora dovremo accontentarci di lottare con loro in gare simili all’Hungaroring“. Il lavoro svolto da Renault sino a questo momento è da considerarsi buono per ciò che riguarda l’affidabilità, se pensiamo che nei primi test di Jerez i motorizzati dalla power unit francese avevano potuto coprire un numero irrisorio di chilometri, ma ora Red Bull pretende più cavalli (da ricercare con piccole modifiche consentite dal regolamento), così da poter battagliare in piste in cui i propulsori saranno molto più importanti rispetto a tracciati simili all’Hungaroring.  Nel frattempo, però, Horner è stato chiaro: “Non è al nostro ordine del giorno cambiare motorista per il futuro…“.

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