Motori da 1000 cv: Renault invita alla cautela

Motori da 1000 cavalli a partire dal 2017? Il motorista francese espone bandiera gialla. “I piccoli team non sono preparati per pagare il prezzo delle power unit”, afferma il Managing Director di Renault, Cyril Abiteboul.

Renault

Dopo l’incontro dello Strategy Group della scorsa settimana, continua il dibattito sull’idea di introdurre power unit più potenti in Formula1, con motori da 1000 cavalli. Se Pat Symonds sostiene che la proposta potrebbe essere suggestiva, ma non risolutiva per i problemi della Formula1 odierna, da Renault arriva un invito più marcato alla cautela.

Secondo il motorista francese, non si starebbero prendendo sufficientemente in considerazione i costi che l’operazione potrebbe avere, non solo per i produttori, i cui budget sono già al limite, ma anche per i team clienti. Alla fine della scorsa stagione, in concomitanza con la debacle di Caterham e Marussia, la questione del “peso” delle nuove PU sui bilanci delle piccole scuderie era stata tra i temi più caldi per invitare a un ripensamento nella distribuzione degli introiti annui della Formula1 tra le diverse scuderie.

Oggi che la categoria annuncia di voler cambiare nuovamente, è Cyril Abiteboul a puntare i riflettori sui costi dell’intera operazione. “Personalmente mi piacerebbe [avere delle vetture da 1000 cavalli], ma c’è bisogno che qualcuno paghi“, ha dichiarato ai colleghi di Autosport il Managing Director della Renault. “Sento i team più piccoli, quelli indipendenti, che dichiarano di non essere preparati oggi a pagare il prezzo delle power unit. Allo stesso tempo, sento che ci viene chiesto di aggiungere 200 cavalli o qualcosa del genere. Come facciamo a collegare le due cose? Se mi dite che riuscite a trovare qualcuno capace di pagare per questo, affermo che mi piacerebbe vedere le macchine attuali e gli attuali piloti che gestiscono un motore da 1000 cavalli. Ma non c’è un modo semplice ed economico per fare tutto questo con gli attuali regolamenti“.

In realtà i motoristi sembrano concordi sul fatto che per riuscire ad adeguare gli attuali motori ibridi V6 ad una maggiore potenza, non dovrebbero essere necessari stravolgimenti al design delle attuali power unit. Ma Abiteboul ritiene che comunque i costi sarebbero significativi.

Si dovrebbero apportare diversi cambiamenti piuttosto drastici, soprattutto per quanto riguarda l’allocazione del serbatoio del carburante“, continua Abiteboul. “Bisognerebbe ridimensionare alcune componenti interne dell’ICE (internal combustion engine) ma, se si cambia quest’ultimo, bisognerebbe cambiare anche la dimensione delle batterie, e la dimensione della MGU. Bisognerebbe ridisegnare l’intera power unit, quindi bisogna stare un po’ attenti“.

La discussione tra le squadre continuerà nei prossimi giorni, soprattutto in vista dell’incontro della F1 Commission, che si riunirà il prossimo 18 febbraio.

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