In Spagna la Williams “tiene Bottas” alla Ferrari

Il finlandese ripete l’ottimo risultato del Bahrein bloccando Raikkonen. Massa è sesto in rimonta.

Bottas Italia 2014

In Bahrein Vettel, oggi Raikkonen. Valtteri Bottas continua a stupire in casa Williams per consistenza e velocità battendo ancora una volta una delle due Ferrari e strappando, a Barcellona, un altro importante piazzamento per il team di Grove. L’auspicio del finlandese di replicare il risultato di 15 giorni fa, manifestato a caldo dopo le prove di ieri, ha avuto riscontro concreto in gara con un nuovo quarto posto alle spalle del duo Mercedes e di Vettel. E questa volta con maggiore soddisfazione perché la posizione è stata ottenuta al termine di un bel duello con il connazionale Kimi Raikkonen che, quando è rinvenuto nel finale giungendo a pochi decimi dai suoi scarichi, non è mai riuscito a tentare il sorpasso.

Bottas lo ha controllato agevolmente senza soffrire più di tanto il fiato sul collo del ferrarista, grazie anche ad una buona trazione dall’ultima curva guidata della pista iberica della Williams, che gli ha sempre consentito di mantenere un margine di sicurezza nei confronti di Kimi sul successivo rettilineo del traguardo, assistito a quel punto dall’ottima power unit Mercedes. Si è rivista una scena molto simile a quella del Bahrein nella sfida con Sebastian Vettel. Due gare, due significative prove di maturità per Bottas, superate entrambe a pieni voti con l’atteggiamento del veterano.

Ci si sente bene a dividere le Ferrari per la seconda gara di fila – ha detto il finlandese entusiasta a fine gara – e questo è stato un altro bottino pieno per il team. La condizione dei pneumatici era meglio di quanto ci aspettassimo e di conseguenza abbiamo cambiato da una a tre soste per una corsa a due stop, che è stata una buona scelta strategica da parte del team perché mi ha permesso di tenere dietro Raikkonen. È molto positivo che siamo più vicini ai leader di quanto lo siamo stati in qualsiasi momento in questa stagione. Questo mi dà molta speranza perché abbiamo dimostrato che gli aggiornamenti stanno migliorando le nostre prestazioni. Voglio ringraziare tutto il team qui e a Grove per avermi fornito una grande macchina per andare a correre e mi piacerebbe anche ringraziare la Mercedes che continua a spingere forte sul propulsore“.

E Felipe Massa, intanto continua a rimanere indietro, sopravanzato adesso anche in classifica generale dal compagno di squadra. Ma non va sottovalutata la gara del brasiliano che è stata, comunque, degna di nota considerando la partenza dalla retrovie. Non poteva fare meglio del sesto posto per un ordine di arrivo che fotografa in pieno l’attuale scala dei valori in campo in questo mondiale, la cui lingua dominante è sempre quella tedesca della Mercedes.

È stata una buona gara per la squadra – ha dichiarato Massa nel post Gp – con 20 punti ottenuti, senza perdere troppo dalla Ferrari, ma anche per distanziare la Red Bull, aspetto molto importante e positivo per la nostra posizione in campionato. Sono riuscito a superare vetture al primo giro e poi lottato duramente con Kimi per un lungo periodo di tempo. A causa del maggior degrado delle gomme una gara a tre soste era meglio per me oggi, ma significava che gli altri erano troppo avanti. Abbiamo finito con una macchina davanti ad una Ferrari così abbiamo dimostrato che possiamo essere competitivi con loro e siamo ora ansiosi per Monaco, che sarà un test molto diverso per la vettura“.

Soddisfatto anche il responsabile degli ingegneri Williams, Rob Smedley: “La vettura ha dimostrato un buon ritmo per tutto il weekend e abbiamo voluto vedere se era possibile convertire tale potenziale in punti. Ci siamo avvicinati alla Ferrari grazie alle modifiche tecniche. A Grove è stato fatto un buon lavoro e dobbiamo continuare in questa direzione per incrementare le prestazioni e lottare per il podio“.

Nonostante il guizzo di Bottas, comunque, la Ferrari ha dimostrato di avere ancora una marcia in più sulla Williams, che però con le ultime modifiche tecniche alla FW37, ha ripreso vigore e inizia ad infastidire le Rosse, mentre Hamilton e Rosberg restano fuori dalla portata degli inglesi.

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