I Gran Premi più belli di Michael Schumacher

Uno dei piloti più forti, secondo alcuni anche il più bravo di tutti, che ha scritto pagine fantastiche nel mondo della Formula Uno è indubbiamente Michael Schumacher. Come ben sanno gli appassionati di pronostici e casino senza deposito bonus, a volte è riuscito a trionfare e a portare a casa dei Mondiali senza avere nemmeno la macchina migliore rispetto agli avversari.

Il grande Michael è considerato non solo come uno dei piloti più forti di tutti i tempi nel campo della Formula Uno, ma in generale come uno degli sportivi più importanti a cavallo tra il ventesimo e il ventunesimo secolo.

È stato ribattezzato il “Kaiser”, soprattutto per via della grande dedizione e concentrazione con cui ha affrontato ogni corsa, fin da quando era ragazzo. Diversi record sono stati scritti quando guidava la monoposto della Ferrari. Ad esempio, nel 2002 è diventato il solo pilota nella storia della F1 a salire sul podio in ogni gara di un’intera stagione. Proviamo a dare un’occhiata ad alcune delle sue imprese più memorabili e difficili da dimenticare, a maggior ragione per i tifosi del Cavallino Rampante.

Il Gp del Belgio nel 1991

Il tracciato è quello che viene definito l’università della Formula Uno e il talento di Schumacher, così come la sua sfrontatezza e sicurezza in pista, emergono fin da subito. Nelle libere del venerdì finisce quasi a contatto con il tre volte campione del mondo Alain Prost, che a quei tempi viaggiava su Ferrari. La sua giustificazione, al termine delle qualifiche, è che Prost stava andando troppo piano. Il settimo posto che viene ottenuto durante le prove ufficiali lascia senza parole un po’ tutti gli addetti ai lavori, compreso Flavio Briatore, direttore esecutivo della Benetton.

Anche in gara Schumacher sorprende tutti, visto che brucia alla partenza sia Alesi che Piquet. Non è l’unica cosa che brucia, visto che anche la frizione della sua Jordan arde fin troppo. Il Gran Premio per Schumacher dura solamente 500 metri, ma in realtà è come se già avesse vinto. Nel giro di pochi giorni, Briatore sfrutta una manovra legale, lo libera dal contratto con la Jordan e lo ingaggia alla Benetton.

Gp di Monaco nel 1997

Dopo ben sei anni una monoposto del Cavallino Rampante torna a combattere per il titolo mondiale. In pole position ci va Frentzen, mentre Schumacher, per soli 26 millesimi, si deve accontentare del secondo posto in griglia. Poco prima della gara, un temporale rischia di cambiare qualsiasi strategia. Le rosse e le Jordan scelgono le gomme da bagnato ed è la tattica giusta: solamente nel primo giro, Schumacher riuscì a guadagnare la bellezza di quasi sette secondi di vantaggio su Fisichella. Dopo due giri, ecco che il vantaggio sale a 12 secondi. Un vero e proprio dominio, dal primo all’ultimo giro, che portò Schumacher a trionfare a Montecarlo, dando quasi un minuto alla Stewart di Barrichello.

Il Gp della Malesia nel 1999

Sembra quasi incredibile, eppure il destino ha detto che la miglior gara della carriera di Michael Schumacher non è coincisa con una sua vittoria. Nel percorso rientrante dopo l’infortunio occorso a Silverstone, il pilota tedesco promise al presidente Montezemolo non solo di dare una mano a Irvine, ma di fare qualcosa di speciale. Su una pista completamente nuova per tutti, Schumacher ha dominato ogni avversario, rifilando nelle prove ufficiali un secondo netto a Irvine, secondo alle sue spalle. Nel corso del Gran Premio, chi era presente disse che Schumacher corse per due, guidando non solo la sua monoposto, ma pure quella di Irvine. Se fosse andato per la sua strada, avrebbe doppiato tutti. Invece, regalò la vittoria a Irvine, bloccando ogni attacco delle due McLaren di Coulthard e di Hakkinen.

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