Cos’è Il Filtro antiparticolato, come rigenerarlo e tenerlo pulito

Il funzionamento di un motore diesel richiede una corretta manutenzione del filtro antiparticolato, quindi ogni automobilista dovrebbe sapere cos’è, cosa fa e come mantenerlo.

Cos’è e cosa fa il FAP (Filtro Antiparticolato)

Le auto diesel dotate di filtro antiparticolato DPF o FAP sono più efficienti e producono meno emissioni. È disponibile fin dai modelli Euro 4 ed è obbligatorio sui modelli Euro 5 e successivi. Il FAP è presente sul mercato fin dai modelli Euro 4 e i filtri antiparticolato per auto di questo tipo sono disponibili in Europa dal 2000. Le auto diesel sono dotate di un filtro antiparticolato (DPF o FAP) per ridurre le emissioni di PM o particolato, un inquinante nocivo derivante dalla combustione del diesel (anche le nuove auto a benzina a iniezione diretta lo producono). Il particolato è uno dei principali responsabili dello smog cittadino, oltre a essere uno dei più piccoli (circa 10 micrometri o meno).

Rigenerazione FAP

Il processo di rigenerazione o auto-rigenerazione del filtro antiparticolato si attiva automaticamente se il motore viene utilizzato per 10-15 ore o se si percorrono 500 chilometri (quando si guida in città, il ciclo è più breve). In seguito a questo processo, il FAP si satura di particolato accumulato, quindi si autorigenera e permette di bruciare queste particelle a temperature superiori a 400 °C. La spia del FAP si accende e di solito si spegne dopo 5 minuti, indicando che il processo è stato completato con successo e il filtro antiparticolato si è rigenerato. Per garantire che il processo si svolga correttamente, è necessario guidare a una velocità superiore ai 60 chilometri orari per i pochi minuti in cui si svolge questo processo, cercando di non rallentare o fermarsi il più possibile (e, ovviamente, di non spegnere il motore).

Esistono due tipi di filtri antiparticolato, il DPF e il FAP. La maggior parte dei veicoli ha il DPF, mentre le automobili Peugeot-Citroen hanno solo il filtro FAP, che funziona senza l’uso di cera e raggiunge i 650°C durante la rigenerazione. Uno dei vantaggi di quest’ultimo filtro è la minore contropressione dei gas di scarico. Di conseguenza, il motore non perde molta potenza durante la rigenerazione.

In commercio è disponibile un kit per la pulizia del filtro FAP che serve a spruzzare una soluzione detergente nel filtro attraverso un manicotto. Dopo che il prodotto ha fatto effetto, si spruzza una soluzione di risciacquo nel filtro attraverso un altro manicotto, e poi si gira intorno all’auto per rimuovere gli ultimi pezzetti di sporco; solo i tecnici automobilistici professionisti possono eseguire questa operazione. In altri casi, le officine madre possono utilizzare la loro macchina diagnostica dedicata per eseguire un ciclo di rigenerazione controllata. Quando l’auto è all’aperto, il sistema simula la guida regolare per attivare la rigenerazione del filtro quando la temperatura del DPF è corretta. Per completare la procedura sono necessari dai 30 ai 40 minuti e tutto è controllato in stretta sicurezza.

Quanto costa il filtro antiparticolato

La manutenzione di un filtro antiparticolato può costare qualche decina di euro con un kit fai-da-te, mentre la pulizia professionale che include la ricarica della cera additiva ha un prezzo che si aggira solitamente intorno ai 500 euro. La durata operativa di un FAP varia da 130.000 a 200.000 chilometri, a seconda del tipo di veicolo e della modalità di funzionamento. Quando il filtro raggiunge la fine del suo ciclo di vita, deve essere sostituito; il costo di questa procedura dipende molto dal tipo di veicolo e varia da 1.500 a 5.000 euro.

L’ADBlue

I nuovi motori Euro 6 sono molto più puliti dei vecchi veicoli diesel presenti sulle nostre strade, poiché presentano gli stessi livelli di emissioni (compresi i componenti azotati NOx) dei motori a benzina. È stato inoltre inserito un additivo per migliorare la pulizia dei gas di scarico. I veicoli che ne sono dotati necessitano di un serbatoio di additivo da cinque litri che deve essere riempito regolarmente (altrimenti il motore, che ha una spia che rimane accesa anche dopo il disinserimento dell’accensione, non si riavvia).

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