McLaren: “La MP4-26 è una grande sfida”

E’ stata svelata al mondo la nuova McLaren Mp4-26, la monoposto di Formula 1 con la quale Lewis Hamilton e Jenson Button, tenteranno l’attacco al titolo 2011.

Abbiamo avuto modo di notare una vettura molto diversa dal modello precedente. Le parti che saltano subito all’occhio sono diverse: l’alettone anteriore, le fiancate dal disegno particolare, il doppio airscope. Ma quali sono i cambiamenti più significativi per la Mp4-26, rispetto la precedente Mp4-25?

Ci risponde Tim Goss, engineering director del team di Woking: “Penso che ci sono alcune caratteristiche visive su tutta la vettura. Il passo lungo e le fiancate a forma di U sono probabilmente gli esempi più evidenti. Il ragionamento alla base è quello di almentare tanto l’aria di buona qualità al posteriore, mantenendo però la vettura bassa.Vogliamo mantenere il retrotreno della vettura efficiente, specie dopo la perdita di prestazioni causate dal divieto d’utilizzo del doppio diffusore”.

Goss spiega anche come è stato sistemato il KERS: “Si tratta di una unità singola integrata, che si trova all’interno della cellula di sopravvivenza, sotto il serbatoio del carburante. Nel 2009, invece, lo avevamo posizionato nelle fiancate. Il sistema di raffreddamento è posizionato direttamente nella presa rollhoop”.

Svelato anche il funzionamento del doppio airscope. Si ipotizzava un sistema di f-duct passivo, mentre Goss ci spiega che è solo una soluzione più semplice: “Quella seconda apertura serve per aspirare l’aria per raffreddare il cambio e il sistema idraulico. Abbiamo avuto due grandi sfide: recuperare il carico aerodinamico al posterioe e sfruttare pienamente gli pneumatici Pirelli. Queste, durano solamente dieci giri e consumarle meno è veramente difficile. Abbiamo bisogno di studiare da vicino come configurare il setup e le regolazioni delle sospensioni per sfruttarle al meglio”.

Secondo Paddy Lowe, promosso recentemente a direttore tecnico, la sfida più grande è stata l’integrazione del KERS: “C’è stata una grande collaborazione con la Mercedes GP pe definire le specifiche del sistema KERS. Sono molto contento del risultato”. A tal proposito, Goss aggiunge: “Il sistema era anche più difficile da integrare, perché le monoposto del 2011 avranno il pieno carico rispetto a quelle del 2009. Abbiamo dovuto prendere delle decisioni difficili riguardo l’architettura e i differenti concetti aeodinamici, ma penso che alla fine abbiamo un layout del quale possiamo essere fieri”

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