Domenicali ammette che la FOTA rischia di sciogliersi

L’Associazione dei team di Formula 1 si è riunita questa mattina a Yeongam per trovare una soluzione ai problemi corellati al Resource Restriction Agreement.

Come avevamo anticipato nei giorni scorsi, c’è molta tensione fra le squadre. Nell’occhio del ciclone ci sono due top team: la Red Bull e la Mercedes. Secondo i dati raccolti da Capgemini nell’audit, realizzato su richiesta del sindacato dei team, vengono fuori delle forzature dell’accordo tra le squadre.

Avere un tetto di budget sarebbe stato anche utile, ma di fatto la FOTA non ha la possibilità di avere certezze su quanto speso dai team E anche se ci fosse una certezza, l’accordo non prevede nessuna sanzione, dunque diventa qualcosa di cui si può benissimo fare a meno.

La riunione di questa mattina, purtroppo, non ha portato buone notizie. Dopo il nulla di fatto, una nuova riunione è stata convocata in occasione del GP di Abu Dhabi per tentare nuovamente di trovare una soluzione che possa mettere tutti d’accordo.

Sulla questione si è espresso anche Stefano Domenicali che ha ammesso: “Se c’è slealtà all’interno della FOTA, allora a che cosa serve la nostra associazione? Sappiamo tutti la ragione per cui la FOTA è nata, ora bisogna capire se essa sia ancora necessaria e se c’è un futuro. Dobbiamo parlare di questo, ma in modo costruttorivo. Per quanto riguarda il Resource Restriction Agreement, ad Abu Dhabi o troveremo una soluzione o… vedremo”.

Il rischio di uno scioglimento della FOTA emerge anche nelle parole del team principal della Red Bull, Chris Horner: “Penso che siamo arrivati ad un punto importante in cui bisogna discutere di questioni fondamentali, oppure è meglio lasciar perdere. Penso al Patto della Concordia, ma anche al RRA”.

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