Lotus: a Suzuka una gara difficile

Per la Lotus il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto? Probabilmente entrambi, visto che, per il bicchiere mezzo pieno Raikkonen, con una discreta sesta posizione, ha recuperato punti su Alonso, ko al via proprio dopo un contatto con la Lotus del Finlandese, che mantiene così anche la terza posizione in classifica.  Per il bicchiere mezzo vuoto la Lotus non è riuscita a fare quel passo avanti che serviva per avvicinarsi alla concorrenza e per mettere in grado Raikkonen di vincere qualche corsa. A questo si aggiunge l’ennesimo patatrak allo start firmato Romain “cavallo pazzo” Grosjean, ritiratosi poi a pochi giri dal termine per un problema tecnico.

La sesta posizione di Raikkonen è quindi positiva, ma decisamente insufficiente, visti i cinquanta secondi che il finlandese si becca al traguardo dal trionfante Vettel. La Lotus non migliora, o almeno non migliora quanto dovrebbe/vorrebbe. Le novità tecniche ci sono, ma non bastano a ridurre il gap con gli avversari e questa storia infinita del doppio DRS – che va, non va, non si sa se va – quando quello Red Bull testato solo in galleria del vento rimette le ali a Vettel e Webber, non aiuta certo la scuderia anglo-francese.

Il finlandese, in procinto di annunciare in “mondo visione” il suo futuro, ha portato a termine una gara piuttosto opaca, probabilmente a causa del setup non perfetto della sua E20. Stranamente poi, Raikkonen è stato uno dei primi a cambiare le gomme, quando generalmente la Lotus si dimostra sempre molto gentile con le mescole morbide.

La gara del finlandese, comunque, è stata senz’altro condizionata dall’incidente al via con Alonso. I due erano molto vicini, tanto che Kimi, per non agganciarsi con il ferrarista, ha dovuto portare la sua Lotus oltre la carreggiata sullo sporco. Il suo alettone, però è entrato comunque in contatto con la posteriore sinistra dell’asturiano, che si è girato ed ha dovuto chiudere anzitempo il suo weekend giapponese. “Purtroppo non potevo spostarmi più di quanto avevo già fatto – commenta Kimi ai microfoni Rai. Ho toccato la sua gomma posteriore con la mia ala, ma non potevo fare altro per evitarlo”. Effettivamente nell’incidente le responsabilità vanno ripartite al 50 e 50, visto che Alonso poteva ravvedersi della presenza di Raikkonen, mentre il finnico poteva forse calcolare meglio lo spazio, poi insufficiente, in cui si stava infilando.

Un altro brivido per il finnico c’è stato dopo il pit stop di Hamilton, che si è difeso con il coltello tra i denti nel suo rientro in pista, mantenendo la posizione sul pilota della Lotus. “Purtroppo non avevo la velocità sufficiente – continua Raikkonen – e ho perso anche un po’ di tempo al pit stop. E’ stata una corsa difficile però ho fatto comunque un po’ di punti ed ho ancora una buona posizione nel mondiale”.

Ne ha combinata un’altra delle sue Romain Grosjean. Appena dopo una gara dalla sua squalifica, il francesino si è lasciato nuovamente “prendere la mano” al via, dimenticandosi del freno alla seconda curva e speronando violentemente l’incolpevole Mark Webber. Praticamente scontato lo stop&go per l’arrembante pilota della Lotus, il quale, dopo una gara anonima nelle retrovie, ha chiuso il suo weekend giapponese tornando mestamente ai box per un problema tecnico a pochi giri dal termine. “Dopo Spa ho cercato di essere molto più attento – le parole di Romain ai microfoni Rai. Ero concentrato per non toccare nessuno e sono rimasto stupito da ciò che è successo perché ero molto più veloce di Webber e l’ho colpito. La prossima settimana ci sarà subito la Korea e cercherò quindi di pensare subito alla prossima gara”.

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